Come coltivare la patata americana: istruzioni alla coltivazione della batata o patata dolce americana. Dalla semina al raccolto.Una guida dettagliata che vi spigherà le fasi della coltivazione della patata americana con accorgimenti atti ad adattare questo cultivar nelle latitudini italiane.
L’autunno è il periodo ideale per mettere da parte le batate con le quali produrre le piante destinate alla coltivazione nell’orto.
Patata americana o patata dolce, la pianta
La patata americana, anche detta patata dolce o batata, è la specie botanica Ipomoea batatas, appartenente alla famiglia delle Convolvulacee.
Le sue radici tuberose, grosse e carnose, hanno un sapore dolciastro e per questo hanno acquisito presto il soprannome di patate dolci.
Da un punto di vista botanico, la patata americana ha poco in comune con la nostra classica patata (Solanum tuberosum) con la quale non condivide neanche la stessa famiglia (quella delle solanacee per le patate nostrane). Anche la pianta è differente.
In base alle varietà, la batata può presentare polpa e buccia di colore differente: si parla così di patata americana a pasta rossa, arancione o bianca.
L’Ipomoea batatas è una pianta originaria delle zone tropicali delle Americhe. Per la bellezza dei suoi fiori, alcune varietà di batata sono coltivate a scopo ornamentale. Per le sue origini, è importante sottolineare che la patata dolce non tollera il freddo, per questo in Italia si tratta come una pianta a coltivazione tardo-primaverile o estiva.
Per dare il massimo, la batata andrebbe coltivata in ambienti con temperature medie di 24 °C e con esposizione soleggiate. La batata è sensibile alla siccità mentre un eccesso di acqua può causare il marciume o la “rottura” dei tuberi.
A seconda delle condizioni di crescita, la batata impiega dai 2 ai 9 mesi dalla messa a dimora al raccolto.
Come piantare la patate americana
La patata americana non si coltiva come le patate nostrane. In Italia non è possibile coltivare la patata americana a partire dal seme in quanto, con il nostro clima, è improbabile che produca fiori.
Per coltivare le patate, noi italiani, siamo abituati a partire dal tubero ma anche questa tecnica è sconsigliata per la coltivazione della patata americana perché si andrebbe incontro al marciume dei tuberi che, rispetto alle nostre patate, sono più deperibili. Allora, chi desidera coltivare patate americane, come deve fare?
Dovrà partire da apposite talee erbacee che potrà facilmente autoprodurre.
Come coltivare patate americane
Per coltivare patate americane bisognerà partire da talee erbacee: vi basteranno due patate americane per produrre talee in quantità tali da coltivare 10 metri quadrati di orto.
Tra ottobre e novembre, acquistate alcuni tuberi di patate americane derivate da agricoltura biologica. Conservate i tuberi in ambienti dove la temperatura non scenda mai sotto i 15 °C, le basse temperature potrebbero causare danni irrimediabili.
A partire dai primi di marzo, potete preparare le vostre talee erbacee: ponete ciascun tubero in un vaso dal diametro di 14-15 cm riempito d'acqua con un pezzettino di carbone di legna lasciate fuori dall'acqua circa 1/3 del tubero.
Ponete i vasi in un ambiente molto luminoso e dove la temperatura non scenda mai sotto i 12-15 °C, neppure di notte. Chi opera in ambiente domestico potrebbe porre i due vasi tra lo spazio di una doppia finestra, magari in prossimità di un calorifero, in queste circostanze dovrete far attenzione a cambiare l'acqua ogni 15 giorni.
L’autunno è il periodo ideale per mettere da parte le batate con le quali produrre le piante destinate alla coltivazione nell’orto.
Patata americana o patata dolce, la pianta
La patata americana, anche detta patata dolce o batata, è la specie botanica Ipomoea batatas, appartenente alla famiglia delle Convolvulacee.
Le sue radici tuberose, grosse e carnose, hanno un sapore dolciastro e per questo hanno acquisito presto il soprannome di patate dolci.
Da un punto di vista botanico, la patata americana ha poco in comune con la nostra classica patata (Solanum tuberosum) con la quale non condivide neanche la stessa famiglia (quella delle solanacee per le patate nostrane). Anche la pianta è differente.
In base alle varietà, la batata può presentare polpa e buccia di colore differente: si parla così di patata americana a pasta rossa, arancione o bianca.
L’Ipomoea batatas è una pianta originaria delle zone tropicali delle Americhe. Per la bellezza dei suoi fiori, alcune varietà di batata sono coltivate a scopo ornamentale. Per le sue origini, è importante sottolineare che la patata dolce non tollera il freddo, per questo in Italia si tratta come una pianta a coltivazione tardo-primaverile o estiva.
Per dare il massimo, la batata andrebbe coltivata in ambienti con temperature medie di 24 °C e con esposizione soleggiate. La batata è sensibile alla siccità mentre un eccesso di acqua può causare il marciume o la “rottura” dei tuberi.
A seconda delle condizioni di crescita, la batata impiega dai 2 ai 9 mesi dalla messa a dimora al raccolto.
Come piantare la patate americana
La patata americana non si coltiva come le patate nostrane. In Italia non è possibile coltivare la patata americana a partire dal seme in quanto, con il nostro clima, è improbabile che produca fiori.
Per coltivare le patate, noi italiani, siamo abituati a partire dal tubero ma anche questa tecnica è sconsigliata per la coltivazione della patata americana perché si andrebbe incontro al marciume dei tuberi che, rispetto alle nostre patate, sono più deperibili. Allora, chi desidera coltivare patate americane, come deve fare?
Dovrà partire da apposite talee erbacee che potrà facilmente autoprodurre.
Come coltivare patate americane
Per coltivare patate americane bisognerà partire da talee erbacee: vi basteranno due patate americane per produrre talee in quantità tali da coltivare 10 metri quadrati di orto.
Tra ottobre e novembre, acquistate alcuni tuberi di patate americane derivate da agricoltura biologica. Conservate i tuberi in ambienti dove la temperatura non scenda mai sotto i 15 °C, le basse temperature potrebbero causare danni irrimediabili.
A partire dai primi di marzo, potete preparare le vostre talee erbacee: ponete ciascun tubero in un vaso dal diametro di 14-15 cm riempito d'acqua con un pezzettino di carbone di legna lasciate fuori dall'acqua circa 1/3 del tubero.
Ponete i vasi in un ambiente molto luminoso e dove la temperatura non scenda mai sotto i 12-15 °C, neppure di notte. Chi opera in ambiente domestico potrebbe porre i due vasi tra lo spazio di una doppia finestra, magari in prossimità di un calorifero, in queste circostanze dovrete far attenzione a cambiare l'acqua ogni 15 giorni.