domenica 9 novembre 2025

Come trasformare una Chamaecyparis lawsoniana ‘Ellwoodii’ da vivaio in un bonsai


Scopri come trasformare una *Chamaecyparis lawsoniana ‘Ellwoodii’* da vivaio in un elegante bonsai. Guida passo passo su potatura, rinvaso e filatura dei rami per ottenere un bonsai armonioso e duraturo.




La Chamaecyparis lawsoniana ‘Ellwoodii’ conosciuta anche come cipresso di Lawson, è una conifera elegante dalle tonalità blu-verdi che si presta perfettamente alla coltivazione come bonsai.

In molti la acquistano come pianta ornamentale da vivaio, ma con un po’ di pazienza e le giuste tecniche di potatura e filatura bonsai, può trasformarsi in un piccolo capolavoro di equilibrio e grazia.


In questa guida scoprirai tutti i passaggi per realizzare il tuo bonsai di chamaecyparis, dal primo intervento fino alla cura stagionale.



🪴 1. Scegliere la pianta giusta al vivaio


Scegli un esemplare con:


Tronco già parzialmente lignificato e con un diametro di almeno 1 cm alla base.

Rami disposti a spirale o su più livelli, ideali per creare la struttura del bonsai.

Fusto sano e ben colorato, privo di zone secche o macchie.


Evita piante troppo compatte: sarà più facile diradarle e impostarle correttamente.






✂️ 2. Primo intervento di impostazione


Dopo l’acquisto:


1. Rimuovi parte del terriccio per scoprire la base del tronco (nebari).

2. Elimina i rami interni, secchi o incrociati, lasciando spazio alla luce e all’aria.

3. Se necessario, effettua una leggera potatura di formazione per iniziare a delineare i piani del futuro bonsai.




 🌱 3. Rinvaso e substrato ideale


Il rinvaso è essenziale per dare alla pianta un ambiente adatto alla vita da bonsai.


Periodo ideale: primavera o autunno.

Terriccio consigliato:70% akadama e 30% pomice o sabbia grossolana, per garantire drenaggio e ossigenazione.

Radici: taglia circa un terzo dell’apparato radicale, eliminando quelle troppo lunghe.

Fissaggio:ancora la pianta con filo di alluminio attraverso i fori di drenaggio del vaso.




🌀 4. Come filare i rami del bonsai di Chamaecyparis Ellwoodii


La filatura è il momento creativo in cui il bonsaista dà forma al proprio albero.

Ecco come filare correttamente i rami della tua Ellwoodii:


Passaggi per la filatura bonsai


1. Scegli il filo giusto: usa filo di alluminio anodizzato, morbido e modellabile. Il diametro ideale è circa 1/3 dello spessore del ramo.

2. Inizia dal basso: avvolgi il filo sul tronco principale con un’inclinazione di circa 45°, poi procedi con i rami secondari.

3. Non stringere troppo: il filo deve tenere il ramo, ma non incidere la corteccia.

4. Piega con delicatezza:i rami di Ellwoodii sono flessibili da giovani ma possono spezzarsi se forzati. Procedi lentamente e in più sessioni se serve.

5. Controlla il filo ogni 3-4 settimane: se inizia a segnare la corteccia, rimuovilo con una tronchese da filo bonsai.


👉 Dopo circa 3-4 mesi i rami manterranno la forma desiderata.




🌿 5. Potatura di mantenimento


Durante la crescita:


Spunta regolarmente le cime per favorire la ramificazione laterale.

Evita potature drastiche in estate, quando la pianta è più sensibile allo stress idrico.

In autunno, limita gli interventi a ritocchi leggeri per mantenere l’equilibrio estetico.




☀️ 6. Cura e manutenzione del bonsai di chamaecyparis


Luce:esposizione soleggiata ma evita il sole diretto nelle ore più calde.

Annaffiature: mantieni il terreno sempre umido ma mai zuppo.

Concimazione: da marzo a ottobre, ogni 20–30 giorni, con fertilizzante organico per bonsai.

Protezione invernale: sotto i -5°C, proteggi le radici con tessuto non tessuto o sposta la pianta in una serra fredda.







Creare un bonsai di Chamaecyparis lawsoniana ‘Ellwoodii’è un’esperienza appagante, che unisce arte e botanica.

Con potature mirate, una corretta filatura e la cura costante, potrai trasformare una semplice piantina da vivaio in un bonsai di grande fascino.

Ricorda: il tempo e la pazienza sono gli strumenti più preziosi di ogni bonsaista. 🌱





lunedì 1 settembre 2025

Gli attrezzi indispensabili per la cura dei bonsai

 





Coltivare un bonsai non è solo un’arte, ma anche una pratica che richiede attenzione, pazienza e gli strumenti giusti. Così come un pittore sceglie con cura i suoi pennelli, anche l’appassionato di bonsai ha bisogno di attrezzi specifici per modellare, potare e mantenere la pianta in perfetta salute. In questo articolo esploreremo gli strumenti principali utilizzati nel bonsaismo, suddividendoli per funzione.




1. Forbici per bonsai


Le forbici sono tra gli strumenti più utilizzati e si distinguono in varie tipologie:

Forbici corte e robuste: ideali per tagliare radici e rami più spessi.

Forbici lunghe e sottili: perfette per la potatura di precisione, foglie e piccoli rametti.

Forbici a lama fine (Hasami): utili per lavori dettagliati, dove serve precisione senza danneggiare i tessuti.


La qualità dell’acciaio è fondamentale: forbici affilate e resistenti garantiscono tagli netti, favorendo una rapida cicatrizzazione della pianta.



2. Tronchesi (Concave Cutter)



Strumento imprescindibile per modellare la struttura del bonsai, i **tronchesi a taglio concavo** permettono di rimuovere rami lasciando un’incisione leggermente infossata. Questo favorisce una cicatrizzazione naturale e riduce la formazione di antiestetiche cicatrici. Esistono anche varianti:


Tronchese sferico (Knob Cutter): ideale per eliminare nodi o escrescenze.

Tronchese dritto: più adatto ai rami spessi e lineari.




3. Fili e pinze per la legatura


La tecnica della legatura è essenziale per indirizzare la crescita del bonsai.


Fili in rame o alluminio: il rame è più resistente e viene spesso usato per conifere, mentre l’alluminio è più malleabile e adatto ai principianti.

Pinze per fili: aiutano a modellare il filo e a rimuoverlo senza danneggiare la corteccia.




4. Seghetti e lame


Per rami molto spessi, le forbici non bastano. I seghetti giapponesi (nokogiri) sono appositamente progettati per tagli precisi, riducendo il rischio di strappi. In alternativa, piccole lame affilatepossono essere utili per incidere con precisione la corteccia o per tecniche particolari come il jin e lo shari (invecchiamento artificiale del legno).




5. Rastrelli e pinzette


Rastrellino a tre denti: utilizzato durante i rinvasi per districare le radici senza spezzarle.

Pinzette: utili per rimuovere foglie secche, aghi di pino e piccoli insetti. Alcuni modelli includono anche una spatolina all’estremità, pratica per pressare il terriccio.




6. Annaffiatoi e vaporizzatori


L’irrigazione è un aspetto cruciale.


Annaffiatoio a doccia fine: distribuisce l’acqua in modo uniforme, evitando di spostare il substrato.

Vaporizzatori: mantengono il giusto livello di umidità e sono utili soprattutto per le specie tropicali o durante i mesi caldi.




7. Spazzole e strumenti per il legno morto


Per la cura estetica e le tecniche avanzate:


Spazzole morbide o dure: rimuovono muschi indesiderati o puliscono la corteccia.

Scalpelli e sgorbie: usati per scolpire il legno e creare effetti naturali di invecchiamento.




8. Strumenti per il rinvaso


Il rinvaso periodico mantiene il bonsai in salute. Oltre al rastrello:


Bacchette in bambù: per sistemare delicatamente il substrato attorno alle radici.

Setacci: permettono di separare i vari granulati del terriccio, ottenendo una miscela adatta alla specie coltivata.





Avere gli strumenti giusti non significa necessariamente possedere fin da subito un set completo. Molti bonsaisti iniziano con forbici, tronchesi e filo, ampliando gradualmente la propria collezione in base alle necessità. La qualità degli attrezzi fa la differenza: strumenti ben fatti e mantenuti dureranno anni, accompagnando il coltivatore nel suo percorso artistico.


Il bonsai è un’arte che unisce tecnica e sensibilità: con gli strumenti adeguati, ogni intervento diventa più preciso, sicuro e rispettoso della pianta.




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