La pianta di Taxodium distichum (Cipresso delle Paludi, Cipresso Calvo) è un albero maestoso nativo degli Stati Uniti sudorientali, una conifera d’acqua tipica delle zone paludose, che può raggiungere nel tempo 20-40 metri d’altezza. Forma conica, diventa colonnare e disordinato a maturità, con grande tronco massiccio di circa 2 metri di diametro e radici aeree chiamate pneumatofori. Corteccia di colore marrone chiaro screpolata e foglie aghiformi verde chiaro, virano al marrone ruggine in autunno. Sviluppa coni femminili sferici, verdi, larghi 3 cm, che maturano in marrone, coni maschili penduli, di colore rosso, appaiono in inverno. Una tra le poche conifere a spogliarsi nel periodo invernale, durante l’autunno la pianta perde interi rametti laterali rimanendo con i rami principali nudi. Tra i primi alberi americani introdotti in Europa nel 1640, molto resistente, si adatta bene alle zone ventose o con forti escursioni termiche. Gradisce suoli umidi e freschi, tollera bene anche temperature rigide ma le giovani piante vanno protette nei primi anni di età.
Famiglia: Cupressaceae
Provenienza: USA sudorientale
Questo cipresso assomiglia alla metasequoia glyptostroboide (Metasequoia glyptostroboides) nell’aspetto tanto che le due specie vengono talvolta confuse tra di loro. Il cipresso mediterraneo (Cupressus sempervirens) è nativo dell’Europa meridionale e non ha molto in comune con il cipresso delle paludi. Raramente viene usato nel bonsai.
Posizione: il cipresso delle paludi ha bisogno di molta luce e calore, va pertanto messo in pieno sole durante la stagione vegetative. Con un clima caldo può essere lasciato all’esterno tutto l’anno. In aree dall’inverno più freddo deve essere protetto dalle temperature molto basse poiché difficilmente tollera le gelate quando si trova in un contenitore.
Annaffiatura: in estate il cipresso delle paludi richiede molta acqua e se non può essere annaffiato abbondantemente durante il giorno, la cosa migliore da fare è sistemarlo in un vassoio poco profondo e pieno d’acqua. In inverno, dopo la caduta della vegetazione, il cipresso delle paludi ha bisogno di meno acqua ma non deve mai asciugare.
Concimazione: usare concime liquido da primavera ad autunno ogni una o due settimane secondo le istruzioni per il dosaggio. Nel corso della stagione vegetativa si può anche usare concime organico solido.
Potatura e legatura: si possono accorciare I nuovi getti quando cominciano a produrre ramificazione laterale. Se vengono potati troppo presto, tendono a morire in autunno. In autunno o a inizio primavera si possono potare i rami. Il cipresso delle paludi tende a produrre molte gemme da tronco, rami e biforcazioni; tutte le gemme che non sono necessarie per l’impostazione della pianta devono essere rimosse subito. I rami giovani e i ramoscelli possono essere facilmente legati e impostati mentre I rami più maturi tendono a diventare rigidi e fragili. L’abbassamento dei rami viene fatto al meglio usando dei tiranti.
Rinvaso: il cipresso delle paludi ha una forte crescita radicale e le radici ingrossano rapidamente, però non sono dure e possono essere potate con facilità. Gli alberi più giovani dovrebbero venire rinvasati ogni due anni potando anche le radici, in special modo se il pane radicale sborda dal vaso. Le piante più mature possono essere rinvasate ogni tre/cinque anni.
Propagazione: il cipresso delle paludi può essere propagato per seme e facilmente per talea.
Parassiti e malattie: il cipresso delle paludi è raramente oggetto di aggressione.
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