Il ginepro è un genere con circa 50 - 70 specie appartenente alla famiglia dei cipressi. Sono piante o cespugli conifere sempreverdi, molto popolari nel mondo del bonsai. Le specie più diffuse sono il ginepro cinese (Juniperus chinensis) e il giapponese Shimpaku (Juniperus sargentii). Queste specie hanno simili modalità di coltivazione.
Il colore della vegetazione va dal verde-blu scuro al verde chiaro e la vegetazione può essere a scaglie o ad aghi. I ginepri a scaglie solitamente hanno vegetazione aghiforme quando sono giovani (detta anche vegetazione giovanile), la tipica vegetazione a scaglie fa la sua comparsa più tardi. Dopo potature o piegature drastiche, eccesso di annaffiatura o altri stress la vegetazione giovanile riappare. E possono passare alcuni anni prima che la vegetazione a scaglie ricresca e quindi permetta di rimuovere quella aghiforme.
Per creare questo bonsai partiamo con un ginepro chinensis blue alps comprato al vivaio per la modifica cifra di 5 EURO.
Spargiamo un po'di materiale drenante sul fondo del vaso potete usare dell'akadama, della kanuma, la pietra pomice oppure in alternativa la sabbia per i gatti.
Potatura: per sviluppare i palchi di vegetazione, si devono potare le cacciate fuori forma pinzandole o tagliandole alla base con forbici affilate durante la stagione di crescita. Non potate il ginepro come una siepe in quanto indebolireste la pianta e i tagli faranno diventare marrone gli aghi. Quando i palchi di vegetazione diventano troppo folti, vanno alleggeriti con fobici affilate alla base. Il ginepro bonsai è una pianta generalmente forte che resiste piuttosto bene alla potatura aggressiva, solo che non ricaccia dal legno, quindi bisogna assicurarsi di lasciare della vegetazione su ogni ramo che si vuole conservare.
Legatura: i ginepri coltivati per il bonsai vengono legati in modo pesante fin da molto giovani. Forme drammaticamente curvate sono molto popolari e corrispondono alle forme naturali di crescita sulle montagne giapponesi tempo fa. I ginepri possono essere piegati drasticamente, se necessario avvolgendoli con raphya o nastro per proteggerli, tuttavia bisogna fare attenzione alle parti con la legna secca; queste si rompono facilmente. Se sono grossi e maturi, possiamo rimuovere la legna secca per riuscire a piegare la parte viva più flessibile. I palchi vanno legati e impostati dopo lo sfoltimento, se necessario per far passare luce ed aria, altrimenti finiremmo per perdere le zone interne.
Rinvaso: rinvasate il bonsai di ginepro ogni due anni, gli esemplari più maturi ad intervalli più unghi usando una miscela di terriccio base (o comunque più drenante). Non potate troppo aggressivamente le radici.
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