L'Hydrangea quercifolia, è una ortensia vigorosa e rustica di grande interesse nell'arredo verde sia pubblico che privato. Questa ortensia deve il suo nome alla forma delle grosse foglie che ricorda, almeno in parte, quello delle querce (e delle querce americane in particolare come il Quercus palustris).
Originaria dell'America del Nord, cresce spontanea nei territori corrispondenti a Georgia, Alabama, Florida e Tennessee dove e' chiamata "oakleaf hydrangea" per la somiglianza delle sue foglie con quelle delle querce rosse, decisamente diverse dalle classiche foglie di ortensia. Riconosciuta come specie nel 1735 da William Bartram, cacciatore di piante in contatto con gli ambienti botanici inglesi, viene introdotta in Europa come rarita' da esporre ed e' apprezzata soprattutto dai collezionisti britannici. Si diffonde poi nei giardini nel corso dell'800. Forma ampi cespugli decidui dal portamento non troppo composto e di altezze medie comprese tra i 1,5 e 2 metri. I rami legnosi hanno cortecce aranciate che si sfogliano in lunghi brandelli mettendo a nudo il legno. Le infiorescenze sono panicoli conici bianchi, leggermente profumati, melliferi, di notevoli dimensioni anche fino a 30 cm di lunghezza con basi di 20 cm. Possono essere di aspetto eretto o ricadente e piu' o meno pieni a seconda del numero di fiori sterili rispetto ai fertili. Alcune varieta' sono inoltre doppie nei singoli fiori che compongono l'infiorescenza. A partire dal mese di giugno, si aprono dalla base alla sommita' e velocemente virano il colore assumendo sfumature di rosa piu' o meno intenso. Non sono sensibili al pH del suolo, persistono ottimamente sulla pianta. Le foglie sono lobate, di dimensioni medie, di consistenza coriacea, dall'aspetto goffrato e rugoso, ruvide al tatto, solitamente verde intenso. Assumono colorazioni fortemente attrattive durante l'autunno con intense pennellate di giallo, arancio, rosso piu' o meno cupo.
Ama posizioni anche piu' soleggiate dove fiorisce e colora le foglie al meglio; regge bene la mezz'ombra. Dalla buona rusticita' in piena terra, teme i climi piu' freddi se coltivata in vaso. Le gelate tardive non la danneggiano poiche' entra in vegetazione piu' tardi rispetto alle macrophylla. Non esigente in fatto di terreno, esige un buon drenaggio. Il fabbisogno idrico e' inferiore a quello di macrophylla poiche' spinge le sue radici in profondita'.
Fiorisce sul ramo dell'anno precedente. Nei primi due anni necessita di una potatura di formazione che si effettua riducendo di meta' il cespuglio in modo da favorire l'emissione di nuovi rami. Negli anni seguenti la potatura sara' solo limitata all'eliminazione delle vecchie infiorescenze e di rami secchi o danneggiati.
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