martedì 7 febbraio 2023

Quercus coccinea

 La pianta di Quercus coccinea (Quercia scarlatta) è un albero a foglia caduca che appartiene alla famiglia delle Fagaceae, originario dell’America nordorientale, può raggiungere 20 metri di altezza. Fusto eretto e ramificato, corteccia grigio-marrone chiaro e rugosa, chioma tondeggiante col passare degli anni, con foglie ovali a 5 lobi, a margine leggermente ondulato, lunghe fino a 15 cm, di colore verde scuro lucido, virano al rosso acceso in autunno. I frutti sono grosse ghiande verdi, da ovoidi a quasi sferiche, che a maturazione diventano marrone-grigio. Albero rustico resistente al freddo, a crescita rapida, coltivato come pianta ornamentale, è ideale come albero da ombra in parchi, grandi giardini, campi da golf ed alberatura stradale.

La Quercus coccinea coltivata come Bonsai

Le specie più diffuse lavorate a bonsai sono: il Quercus robur, il Quercus cerris, il Quercus frainetto e il Quercus pubescens. La coltivazione a bonsai della Quercia non è diffusa in Giappone, mentre in Europa è molto apprezzata. Essendo una pianta robusta e longeva, se in buona salute, si presta bene per questo tipo di coltivazione. Le caratteristiche naturali che ne fanno un buon materiale per l'educazione a bonsai sono tronco possente e radici forti, la cui base può essere facilmente modellata. Il tronco risulta gradevole soprattutto se conico e maturo. Il punto debole è costituito dai rami che si ingrossano con difficoltà e se vecchi, vengono facilmente attaccati da parassiti che, minandone il midollo, ne provocano il disseccamento. Inoltre, difficilmente sono modellabili con l'avvolgimento pertanto la formazione avviene soprattutto applicando la tecnica della potatura. I rami giovani si possono modellare invece più facilmente, anche se richiedono interventi ripetuti a causa della loro flessibilità. Le foglie sono generalmente piccole nelle varietà sempreverdi, più grosse nelle caducifoglie. Radici possenti, tronco massiccio e foglie medie danno origine a stupendi esemplari di grandi dimensioni.


Va posizionata costantemente all'esterno in un luogo ben arieggiato e fresco; durante le ore meno calde è bene che sia sottoposta al sole diretto, riparandola invece nelle ore centrali delle giornate estive in cui i raggi del sole sono più intensi e rischierebbero di provocare bruciature. Durante il periodo invernale l'apparato radicale deve essere protetto dalle gelate. È bene tenere presente che alcune specie, come il Quercus ilex e il Quercus suber, soffrono se sottoposte per lunghi periodi a temperature inferiori ai 5° C.

Necessita di abbondanti annaffiature, ogni qual volta il terreno risulta asciutto al tatto. Bisogna però evitare che il terriccio rimanga per troppo tempo inzuppato poiché ciò potrebbe favorire l'insorgere di malattie.

Al fine di stabilire la frequenza con cui effettuare il trapianto bisogna distinguere le piante a seconda dell'età: se hanno più di vent'anni, è bene intervenire ogni tre o quattro anni, mentre se sono più giovani ogni due anni. Il periodo ideale per questa operazione è marzo-aprile. Occorre tener presente che nei primi tre anni di formazione, le radici vanno potate ogni anno. Una volta conclusa l'operazione del trapianto, si porranno sulla superficie del terriccio del piccoli cuscinetti di muschio, che posizionati intorno al nebari, riusciranno a valorizzarlo, lasciando liberi alcuni punti per favorire la buona aerazione delle radici. Il composto da utilizzare deve essere ben drenante: il migliore è costituito unicamente da akadama, ma per piante raccolte in natura è consigliabile aggiungere un 20% di sabbia grossolana al primo rinvaso in modo da favorire la formazione di capillari.


Si pota in primavera. La Quercia reagisce bene alla potatura sia a livello di cicatrizzazione, sia di produzione di nuovi germogli. Se si pota drasticamente, tende a produrre molti germogli bassi, anche vicino alle radici, che indeboliscono i rami primari, dando l'impulso alla crescita di un gran numero di rametti, che risultano inutili per la formazione a bonsai. Quindi al fine di evitare il verificarsi di questi effetti indesiderati, si consiglia di applicare potature mirate e moderate, togliendo in modo tempestivo i germogli indesiderati durante il periodo di crescita. Se si potano rami molto grossi, è bene operare in due tempi.

Per ciò che riguarda l'applicazione del filo, bisogna tenere in considerazione che la Quercia ha ramificazione flessibile, ma tenace, per cui se si avvolge durante il periodo di crescita (maggio-settembre), è consigliabile utilizzare un filo più spesso di quanto sembrerebbe necessario, poiché i rami tendono a tornare nella loro posizione. Questa operazione, nelle varietà a foglia caduca, è bene che venga effettuata quando la pianta è priva di foglie, poiché, a causa della densità del fogliame, potrebbe essere difficile valutare la collocazione più opportuna del filo. Una volta avvolto, si consiglia di verificare che il filo non incida la corteccia: comunque, se capitasse, non bisogna preoccuparsene eccessivamente poiché i segni che esso lascerà sul tronco verranno facilmente nascosti dalla caratteristica rugosità del tronco.








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