domenica 22 gennaio 2023

LA BETULLA (BETULA ALBA)

 La Betula alba è un albero appartenente alla famiglia delle Betulaceae ed originario dell’Europa e della Turchia. La corteccia è bianca sporca dovuta alla presenza di granuli di betulina. I rami sono sottili, le foglie molto decorative sono piccole e di colore verde chiaro, diventano gialle in autunno. Pianta molto rustica che resiste bene a condizioni ambientali avverse. Può raggiungere l’altezza di circa 25-30 metri. Coltivata per la caratteristica corteccia e per l’elegante fogliame, utilizzata come esemplare singolo o in piccoli gruppi.

DESCRIZIONE BOTANICA


Portamento: pianta arborea. Fusto eretto con corteccia dal caratteristico colore bianco, che però tende a sfogliarsi e screpolarsi a mano a mano che la pianta cresce. Questa pianta può raggiungere i 25-30 m di altezza.

Foglie: di forma romboidale e margine seghettato.

Fiori: quelli maschili sono riuniti in amenti pendenti e lunghi che fioriscono in primavera (aprile-maggio), quelli femminili invece sono più corti.

ETIMOLOGIA DEL NOME/STORIA E TRADIZIONI: Era definito “l’albero della saggezza” in quanto i maestri usavano i giovani rami di quest’albero a scopo didattico. Nell’antichità la sua linfa è stata utilizzata come rimedio efficace per i calcoli renali e per il benessere della vescica. La corteccia veniva usata per realizzare scatolette e molti altri oggetti.

HABITAT: Si trova in modo diffuso nel Nord Europa. In Italia è piuttosto frequente nelle zone di montagna. Spesso si trova nei giardini in quanto è una pianta che si presta bene anche allo scopo ornamentale.


TEMPO E MODALITA’ DI RACCOLTA O COLTIVAZIONE: Si raccolgono le foglie in estate, successivamente si fanno essiccare all’ombra, in un ambiente ben areato. Si possono utilizzare anche le gemme e la linfa raccolti in primavera.

PARTE UTILIZZATA: Linfa, foglie, gemme e semi.

COME SI USA IN COSMETICA: Il decotto con le foglie di betulla, viene usato per impacchi al cuoio capelluto come rimedio per combattere la caduta dei capelli. La corteccia invece viene utilizzata per svolgere dei pediluvi per combattere l’ipersudorazione dei piedi.

LA BETULLA COLTIVATA COME BONSAI


La betulla è una delle essenze più eleganti che si trovano in natura e, trasformarla in bonsai non è poi un’impresa così semplice. La betulla si distingue per la sua corteccia, che da lascia e argentea si trasforma con gli anni in un tronco rugoso e vetusto, con fessurazioni importanti dalla gamma di colori che vanno dal grigio scuro all’argento. Le foglie scendono verso il basso pendendo dai rami e conferiscono alla pianta un aspetto raffinato e delicato, in contrasto con il tronco maturo.

Annaffiatura

Quando il substrato risulta asciutto al tatto, allora il bonsai va annaffiato. In inverno, essendo una specie di montagna, tollera bene le temperature anche al di sotto dello zero. Le irrigazioni dovranno diradarsi anche ogni 10-15 giorni nella stagione invernale. Dovrà esserci un buon equilibrio nelle annaffiature: la pianta non vuole ne troppa acqua, ne troppa poca.

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