giovedì 8 dicembre 2022

LA CRYPTOMERIA JAPONICA O CEDRO ROSSO DEL GIAPPONE

 La CryptomeriaCryptomeria japonica, è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Cupressaceae, originaria dell’Asia e diffusa soprattutto in Giappone.Le foglie sono lucide, aghiformi e spiralate, con apici acuti e margini appiattiti. Le più vecchie sono lunghe 1-1,5 cm e di colore verde scuro mentre quelle giovani sono più corte e più chiare.Le foglie in autunno assumono un colore bruno rossastro. La Cryptomeria non produce fiori ma strutture ovoidi particolari detti macrosporilli. Sulla stessa pianta sono presenti macrosporilli maschili. I maschili sono radi mentre quelli femminili sono riuniti in gruppi di 5-6 alla base delle ascelle fogliari e sono quelli che si trasformano direttamente in frutti, una volta avvenuta la fecondazione.


frutti sono coni squamosi uncinati contenenti piccoli semi. I coni fecondati, maturando virano dal verde al marrone scuro e, generalmente rimangono vuoti sulla pianta  fino 2 anni.

Esposizione

Questa bella conifera ornamentale predilige i luoghi soleggiati e come le altre sopporta abbastanza bene climi rigidi con temperature al di sotto degli 0° C


Terreno

Si adatta a qualunque tipo di terreno purchè ben drenato, generalmente misto a sabbia grossolana o altro tipo di materiale drenante. Tollera anche i terreni con valori di pH molto acidi


Annaffiatura

La pianta allevata a dimora in piena terra generalmente si accontenta delle acque piovane quindi va irrigata solo nei periodi siccitosi e nei mesi estivi. Gli esemplari allevati in vaso vanno invece  regolarmente annaffiati senza inzuppare il terreno. 

Concimazione

Il terreno di coltivazione va arricchito ogni 2 – 3 mesi con somministrare alla base della pianta del concime granulare a lento rilascio ricco in azoto (N). Una volta all’anno, nel periodo di inizio primavera nei primi strati di terreno si mescola della sostanza organica o humus di lombrico.

Rinvaso

La Cryptomeria, va trasferita in un vaso più grande quando le radici fuoriescono dai fori del drenaggio dell’acqua delle annaffiature.

Potatura della Cryptomeria

E’ una pianta che non richiede interventi di potatura, generalmente si recidono solo i rami rotti o danneggiati dalla neve e ovviamente anche quelli secchi.

La riproduzione della pianta avviene in genere per seme, in primavera e, in tarda estate per talea di rami.


Semina

Per ottenere nuove piante di Cryptomeria i semi devono essere stratificati (trattati a freddo) prima della semina pertanto vanno posti in una miscela umida di sabbia e terriccio e poi tenuti in frigorifero per almeno 1 mese. Durante questo periodo, il terriccio va mantenuto sempre umido ma senza ristagni d’acqua.


Dopo la stratificazione, i semi vanno messi in ammollo in acqua tiepida per 12-24 ore e successivamente distribuiti su terriccio da semina e coperti con un sottile strato dello stesso terriccio.


Dopo la semina si mantiene il substrato sempre umido, ma non bagnato.


Il semenzaio, coperto con una lastra di vetro o una pellicola trasparente, va posto in un ambiente con temperatura costante di 15° C, fino a quando non compaiono i teneri germogli. Il periodo di germinazione è di 3-9 settimane. La semina si effettua in primavera.


La Cryptomeria è la pianta nazionale del Giappone dove oltre ad essere diffusa allo stato spontaneo nei boschi viene anche coltivata in tutto il Paese come ornamentale sempreverde.

LA CRYPTOMERIA JAPONICA COLTIVATA COME BONSAI

La Criptomeria è molto ricercata come specie bonsai grazie alla sua chioma ed al suo portamento. Anche se può essere formata in diversi stili, eretto formale, su roccia, a doppio tronco e a tronco multiplo, quello a cui meglio si adatta è sicuramente il formale poiché ricalca proprio la tipica forma di crescita della Cryptomeria. La sua tendenza a crescere diritta è talmente marcata che anche avvolgendone il tronco per curvarlo, presto riprenderebbe la posizione verticale. Il suo sviluppo verticale è garantito da un nebari particolarmente forte; la pianta stessa è molto vigorosa, in continua crescita dalla primavera all’autunno, compresa l’estate. Questa caratteristica, se da un lato comporta una facile coltivazione, dall’altro fa perdere facilmente all’albero le giuste proporzioni e perciò è necessaria una costante attenzione nella modellatura. La grande popolarità che riscuote fra gli appassionati dell’arte bonsai riguarda soprattutto la sua velocità di sviluppo, grazie alla quale la Cryptomeria raggiunge un buono stato di maturità in pochi anni. Si tratta di una caratteristica che si può riscontrare anche osservandone la corteccia che rapidamente assume un magnifico aspetto vetusto e rugoso. Questa specie ama situazioni di caldo e umidità, ma gli esemplari più giovani non sopportano il sole diretto intenso. In climi particolarmente secchi, la posizione più adatta è a mezzombra, mentre in climi freddi è bene proteggere la pianta in inverno collocandola in serra fredda o in un luogo riparato, ma non riscaldato. In nessun caso, comunque, deve essere sottoposta a gelate continue. Va considerato inoltre che le piante adulte, contrariamente a quelle giovani, amano essere esposte in pieno sole poiché esso favorisce lo sviluppo di un fogliame minuto e compatto.

Generalmente richiede annaffiature più frequenti rispetto alle altre specie sempreverdi; in estate può essere necessario bagnare anche 3, 4 volte al giorno, tenendo presente che, dalla primavera all’autunno, necessita costantemente di cospicue somministrazioni d’acqua. Anche in inverno però non bisogna trascurare di garantirgli l’indispensabile grado di umidità, intervenendo regolarmente sia sulla parte aerea attraverso la nebulizzazione degli aghi, sia sul terriccio con l’annaffiatura, evitando di farlo seccare completamente.

Il composto più adatto a questa specie è costituito da: akadama 70%, terra pronta 20% e sabbia 10%


Poiché la Cryptomeria produce radici nuove in abbondanza, il trapianto è molto semplice e non comporta grossi rischi. Si interviene una volta ogni 2-3 anni per gli esemplari in formazione ed ogni 3-5 anni per quelli più maturi, sempre a metà primavera.

Visto che lo stile tipico di crescita della Cryptomeria è l’eretto formale, significa che la collocazione dei rami lungo il tronco è ben definita: ramificazione alternata, a destra e a sinistra, rami posteriori a partire dal primo ramo e frontali nell’ultimo terzo superiore dell’albero. Praticata la prima potatura di formazione, con la quale si modella la struttura di base, raramente capiterà di dover potare dei rami importanti; tuttavia se fosse necessario, si usi pasta cicatrizzante per evitare fuoriuscite di linfa, ricordando che l’epoca migliore in cui intervenire è la fine dell’inverno. Per quanto riguarda la potatura di mantenimento, è bene tener presente che questa pianta tende a crescere compatta, producendo un’infinità di germogli e foglie secche all’interno: per modificare questo processo naturale, è necessario sfoltire costantemente i rami, separando i palchi di vegetazione, in modo che ogni ramo possa risultare chiaramente delimitato e la luce riesca a raggiungere anche le zone più interne.


La pinzatura è il lavoro più importante per questa specie e si pratica durante tutto il periodo di crescita, all’incirca fino alla fine di settembre. L’obiettivo è quello di ottenere rami sufficientemente folti e distribuiti a palchi. L’intervento deve essere effettuato solo utilizzando le dita, strappando la cima di ciascun germoglio; in nessun caso si utilizzino le cesoie, altrimenti le punte tagliate seccano. Prima di procedere indiscriminatamente con questa operazione, bisogna considerare che con la pinzatura si mantiene una buona silhouette della pianta, ma se ne rallenta lo sviluppo, di conseguenza se è necessario far ingrossare un ramo ci si deve astenere dal pinzarlo.


L' avvolgimento  è una tecnica che si applica solo in fase iniziale per correggere il tronco o collocare i rami nella posizione adeguata, tenendo presente che il periodo migliore in cui intervenire va dalla tarda primavera all’autunno. In seguito, poiché i rami diventano molto densi, l’avvolgimento sarà piuttosto difficile da applicare: se fosse assolutamente indispensabile, converrà ricorrere all’impiego di tiranti.


Le patologie che più frequentemente interessano questa specie sono il ragnetto rosso e la cocciniglia. Per entrambe, la soluzione consiste nell’utilizzo di un acaricida e di un insetticida sistemico, mantenendo l’albero pulito da aghi secchi. Tendenzialmente non subisce attacchi da parte di funghi se il composto è caratterizzato da un drenaggio adeguato e se la collocazione è in un luogo ben ventilato.









(Cryptomeria Japonica nata da seme di due anni circa)

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