domenica 18 dicembre 2022

LA STELLA DI NATALE

  Il nome botanico è Euphorbia pulcherrima; viene anche chiamata Poinsettia, in quanto al momento della sua prima catalogazione botanica non si pensava fosse una euphorbia, e quindi le venne dato il nome del primo governatore americano del Messico. Solo successivamente, ulteriori studi, fecero capire che questa pianta appartiene alla grande famiglia delle euphorbiacee, che comprende piante succulente simili a cactus, arbusti, piccoli alberi e piante erbacee. In natura questa pianta è originaria del Messico, anche se ai nostri giorni si è naturalizzata anche in molte zone dell’Asia; siamo abituati a vedere piccole piante di stella di Natale, ma in natura si sviluppano come grandi arbusti, o piccoli alberi, arrivando a superare i tre metri di altezza; in vaso in genere è difficile trovare delle poinsettie più alte di un metro. Hanno sottili fusti semi legnosi, di colore verde brillante, molto ramificati; il fogliame è scuro, di forma particolare, ricorda un poco quello dell’agrifoglio, pur avendo lamine fogliari più sottili e delicate; all’apice dei fusti si sviluppano in inverno grandi infiorescenze, che siamo abituati a considerare singoli fiori. In realtà i veri fiori della stella di Natale sono simili a quelli di tutte le euphorbie: sono detti ciazi e hanno dimensioni piccole, sono praticamente privi di petali e sono di colore verde o giallo. Quelli che consideriamo i grandi petali della poinsettia sono in realtà brattee, che sottendono le infiorescenze; ciò significa che non sono petali, ma foglie trasformate. La specie botanica ha brattee di colore rosso acceso, lisce e ampie; nel corso dei decenni però il successo in coltivazione di questa pianta ha dato il via alle ibridazioni; così oggi possiamo avere poinsettie con brattee rosa, fucsia, gialle, bianche, striate, variegate, doppie, arricciate, arrotolate. Si tratta però sempre della stessa pianta e della stessa specie, e quindi tutte le stelle di Natale vanno coltivate nello stesso modo.


In natura queste piante vivono in luoghi collinari o montuosi, caratterizzati da un clima privo di forti sbalzi di temperatura e con minime notturne abbastanza alte; non sopportano temperature inferiori ai 12-15°C, che possono causare la repentina e totale perdita di tutto il fogliame. In Italia quindi si coltivano in appartamento, o in n vano scale poco riscaldato. Durante l’inverno mostrano gradire temperature notturne abbastanza basse, quindi se possibile teniamo la nostra stella di Natale in una stanza della casa non eccessivamente riscaldata e tassativamente lontane da fonti di calore diretto, quali termosifoni o caminetti; allo stesso modo, evitiamo gli sbalzi di temperatura verso il basso, e quindi evitiamo la vicinanza a porte o finestre, ad cui possano entrare folate di aria fredda. Una volta trovato un angolo abbastanza luminoso e fresco, evitiamo di spostare la pianta, se non girandola periodicamente, in modo che possa godere della stessa luminosità da tutti i lati. Il terreno in cui coltivare l’euphorbia sarà un buon terriccio universale, alleggerito con poca sabbia, per evitare i ristagni idrici, che potrebbero favorire lo sviluppo di malattie fungine. Per tutto l’arco dell’anno annaffiamo solo quando il terreno è ben asciutto, questo può significare anche ogni giorno in giugno o luglio, e solo una volta a settimana in inverno; evitiamo di lasciare a lungo la pianta completamente asciutta, ma anche di mantenere spesso il terreno inzuppato di acqua; per aumentare l’umidità ambientale teniamo il vaso in un sottovaso pieno di argilla espansa, sempre immersa nell’acqua, in modo che l’evaporazione lavori per noi. Se casa nostra è molto asciutta e amiamo le piante da appartamento, sarebbe opportuno tenere le piante vicine e a fianco un umidificatore a freddo, che immetta costantemente acqua nell’aria. Le foglie di stella di Natale non temono di venire bagnate dalle annaffiature, ma se viviamo in una zona con acqua molto calcarea, rischiamo di macchiarle, è quindi opportuno bagnare solo il terreno. Per tutto l’arco dell’anno somministriamo un fertilizzante, ogni quindici giorni, sospendendo la somministrazione nel periodo della fioritura.

I problemi più tipici dell’euphorbia pulcherrima sono legati all’umidità ambientale ed alle annaffiature. Una pianta che tende ad afflosciarsi ed a perdere di turgore, di solito necessita di annaffiature più frequenti; Un terreno asfittico, sempre bagnato, causa maculature scure sul fogliame, che tende a divenire floscio. I margini delle foglie che si raggrinziscono spesso sono sintomo di scarsa umidità ambientale. Una sottile polvere grigia tra le foglie o alla base dei fusti è invece chiaro sintomo di un attacco di botrite, una pericolosa muffa, che tende a svilupparsi molto rapidamente. Di solito, corrette cure colturali tendono a mantenere una stella di Natale sempre sana e rigogliosa. Se la nostra pianta perde le foglie, e tende a soffrire molto, proviamo a potarla drasticamente, in modo da favorire lo sviluppo di foglie nuove e sane.






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